La prossima legge di stabilità potrebbe apportare correttive al regime dei minimi

by Studio AGRIEURO


Pubblicato sabato 1 agosto 2015


REGIME-MINIMILa prossima legge di stabilità potrebbe tornare, nuovamente, sull'argomento del regime dei minimi, andando ad apportare ulteriori modifiche.

In effetti, fino al 2014 era vigente il regime che prevedeva un'imposta sostitutiva al 5% ed un tetto massimo di fatturato di 30.000 euro. Poi, con la legge di stabilità di dicembre 2014, tal regime ha subito variazioni che hanno, fondamentalmente, ridotto la soglia massima del fatturato ed aumentato l'imposta sostitutiva al 15%, oltre ad aver apportato ulteriori modifiche.

Tale variazione ha portato, nel giro di pochi mesi, a fare marcia indietro e a riaprire la possibilità, per il 2015, di aderire ancora al vecchio regime dei minimi, con imposta sostitutiva al 5% e fatturato fino a 30.000 euro, risultante ben più vantaggioso per chi volesse iniziare una nuova attività.

Ora, in vista della prossima legge di stabilità, alcune previsioni ritengono auspicabile un mix tra le due discipline del regime dei minimi, con forti spinte per il ritorno dell'imposta sostitutiva al livello del 5% e del tetto massimo del fatturato a 30.000 euro; insomma, si spera che vengano recuperati i punti vantaggiosi del vecchio regime, per farli confluire, fondendoli con la disciplina istituita con la legge di stabilità del dicembre 2014, in un unico e nuovo regime dei minimi.

Chiaramente, al momento si tratta di previsioni e di attese, pertanto nulla è ancora ufficialmente confermato, ma sembrerebbe una buona strada.

 

Studio Agro-tecnico AGRIEURO

di Pasero Agr. Angelo

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