Da pochi giorni si sono concluse le operazioni per la presentazione delle Domande Uniche di contributo per l’agricoltura. Il 15 maggio, infatti, era il termine ultimo per la trasmissione delle domande di aiuto nell’ambito della PAC. I contributi relativi al primo pilastro, i cosiddetti pagamenti diretti, vengono erogati da AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, o per il tramite dei vari Organismi Pagatori regionali, sulla base del valore dei titoli richiesti in domanda unica associati ai relativi fondi condotti dall’azienda agricola.
Chiaramente, dal momento che le somme complessive in gioco sono considerevoli, è necessario qualche mese di tempo per vagliare le domande uniche presentate e per organizzare l’erogazione degli aiuti.
Dato, però, il momento in cui l’economia, compresa quella agricola, si trova, attendere tanto per approvvigionarsi di capitale può non essere così semplice.
La Regione Piemonte, come la Lombardia, può vantare un primato di rilievo. Essa prevede di erogare, come dichiarato in un Comunicato della Giunta Regionale, circa il 43% del valore dei titoli richiesti nella Domanda Unica 2014 per ciascuna azienda o società agricola piemontese. L’erogazione dell’anticipo è prevista verso la fine del mese di luglio 2014.
In tal modo, nel giro di pochi mesi, le imprese agricole del Piemonte potranno ricevere una buona parte dei fondi richiesti in domanda unica, senza dover attendere, invece, i tempi più lunghi previsti dall’Unione Europea per l’erogazione del premio PAC. Tutto ciò può permettere alle aziende piemontesi e lombarde di gestire meglio i flussi di cassa che si avvicendano nel portare avanti la loro regolare operatività aziendale.
Per maggiori informazioni in merito e per la presentazione della domanda di anticipo PAC lo Studio AGRIEURO, responsabile e coordinatore regionale del CAA CANAPA, è a disposizione. La presentazione della domanda di anticipo PAC è subordinata alla gestione del fascicolo aziendale, il quale può essere spostato presso un CAA differente in qualsiasi momento dell’anno.
Studio AGRIEURO