Mancano, ormai, pochissimi giorni alla scadenza per il versamento della prima rata, quella di acconto, dell’IMU 2023. La data di riferimento è, infatti, il 16 giugno 2023, che, non essendo un giorno festivo, non consente ulteriori differimenti.
L’IMU è l’imposta che incide sui terreni e sui fabbricati ed il soggetto passivo è il proprietario o titolare di altri diritti reali, in base alle casistiche previste dalla normativa.
Come ogni anno, è possibile calcolare l’acconto prendendo, come riferimento, le aliquote deliberate per l’anno precedente, in quanto i Comuni hanno tempo fino ad ottobre per deliberare le nuove aliquote di imposta valide per il 2023 e per pubblicare le relative delibere.
Il mondo agricolo, in termini di IMU, è caratterizzato da alcune particolarità.
Le più comuni sono, generalmente, l’applicazione di un’aliquota di favore sui fabbricati rurali strumentali, vale a dire stalle, portici e tettoie al servizio delle aziende agricole, e l’esenzione per i soggetti iscritti all’INPS come Coltivatori Diretti o Imprenditori Agricoli Professionali che possiedono e conducono i fondi.
Con riferimento alla situazione inerente i fabbricati rurali strumentali, vengono accordate aliquote di favore ai fabbricati al servizio del mondo agricolo, purchè, però, si tratti di fabbricati rurali strumentali la cui caratteristica sia documentata mediante iscrizione nella categoria catastale D/10 oppure con apposita annotazione in visura.
Diverso, invece, il caso dei terreni agricoli che, per fruire dell’esenzione dell’IMU, devono essere posseduti e condotti da Coltivatori Diretti o Imprenditori Agricoli Professionali. In questo caso, i requisiti richiesti sono, contemporaneamente, 2:
- il possesso, vale a dire la proprietà o altro diritto reale equivalente, deve essere in mano ad un soggetto avente la qualifica di Coltivatore Diretto o di Imprenditore Agricolo Professionale iscritto all’INPS nell’apposita sezione;
- il fondo deve essere coltivato direttamente da tale soggetto, andando ad incentivare la conduzione diretta dei fondi in luogo dello sfruttamento dei medesimi mediante concessione in affitto a terzi.
Restano, naturalmente, sempre esclusi, a prescindere dalla verifica di tali condizioni, i terreni localizzati in zona montana.
La disciplina dell’IMU applicata all’agricoltura, pertanto, è caratteristica e si deve muovere all’interno di regole specifiche.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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