Di recente, è stato approvato il cosiddetto Decreto Bollette, meglio individuato come Decreto Legge 30 marzo 2023, n. 34.
Tra le varie novità introdotte, spicca la conferma della proroga, per un ulteriore trimestre, del credito di imposta sull’energia elettrica a favore, tra le altre, delle imprese non energivore. Rientrano in quest’ambito molte realtà aziendali agricole, che, così, potranno fruire di un credito di imposta nuovo.
Nel Decreto Legge viene precisato che alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 10% della spesa sostenuta per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell'anno 2023.
La condizione per accedere a tale credito di imposta è che il prezzo dell’energia elettrica calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre dell'anno 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Il credito di imposta così maturato potrà essere utilizzato in compensazione mediante Modello F24 entro il 31 dicembre 2023, oppure potrà essere ceduto.
Si nota, quindi, come le misure a sostegno degli elevati costi energetici per le imprese stiano proseguendo, sebbene il credito relativo al secondo trimestre 2023 sia calcolato con un’aliquota minore rispetto ai periodi precedenti.
Non c’è traccia, invece, al momento, di una proroga del credito di imposta per l’acquisto di carburante agricolo, altro importante strumento che era intervenuto a sostegno del settore della produzione primaria negli scorsi trimestri.
Conviene, dunque, rimanere aggiornati sulla situazione, per valutare eventuali sviluppi normativi e cogliere le opportunità future.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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