Il Piano Strategico per la PAC che guiderà la programmazione 2023-2027 contiene numerose novità ed elementi cui prestare particolare attenzione.
Tra i vari, un occhio di riguardo merita il concetto di condizionalità sociale.
Come il nome fa ben intendere, si tratta di una componente della più generale condizionalità, vale a dire l’insieme delle regole di base da rispettare per poter accedere agli aiuti.
Dal 2023, questo set di norme a cui attenersi si arricchisce, tra il resto, di un ulteriore tassello, vale a dire la condizionalità sociale. In sostanza, gli agricoltori, dal 2023, dovranno attenersi, oltre alle solite norme in materia di corretta gestione ambientale e zootecnica, anche ad una serie di disposizioni in materia di occupazione e di legislazione sociale.
Quindi, eventuali infrazioni a disposizioni in materia di occupazione e legislazione sociale potranno ripercuotersi sulla percezione dei contributi da parte degli agricoltori.
Con l’introduzione dell’obbligo del rispetto della condizionalità sociale, dunque, si estendono le regole a cui attenersi per poter validamente percepire i contributi comunitari, nell’ottica di tenere in considerazione, oltre agli aspetti ambientali e zootecnici, anche i profili sociali ed occupazionali.
La nuova PAC appare, così, come una programmazione attenta, oltre che a fattori riguardanti la produzione vegetale e zootecnica, anche ad aspetti sociali.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
www.studioagrieuro.it