Visti gli eventi con impatto a livello mondiale verificatisi negli ultimi periodi, a partire dalla pandemia e passando per il conflitto bellico in corso, da qualche tempo si vociferava circa la possibilità di maggiori aperture e libertà, per il 2022, in termini di obblighi per il rispetto del greening. L’obiettivo risulta essere quello di smorzare gli effetti negativi, causati dai suddetti fenomeni, dell’impatto sulla domanda e offerta di taluni prodotti agricoli e, contemporaneamente, non porre gli agricoltori in condizioni di svantaggio nel rispetto del greening.
Per fare ciò, si è pensato di agire su un’importante leva: quella dei terreni a riposo.
Con il recente Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2022, infatti, è stato previsto che, per l’anno 2022:
- i terreni lasciati a riposo possono essere considerati una coltura distinta ai fini del rispetto degli obblighi di diversificazione previsti dal greening, anche se tali terreni sono stati utilizzati per il pascolo, la fienagione o la coltivazione;
- i terreni lasciati a riposo possono essere considerati area di interesse ecologico ai fini del rispetto degli obblighi di EFA previsti dal greening, anche se tali terreni sono stati utilizzati per il pascolo, la fienagione o la coltivazione; sulle superfici utilizzate per il pascolo, la fienagione o la coltivazione è, altresì, consentito l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
Con queste deroghe, dunque, le aziende possono avere degli strumenti per gestire più agevolmente il greening.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
www.studioagrieuro.it