La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una corposa serie di novità, trasversali a molteplici ambiti.
Naturalmente, data l’importanza del settore primario nell’economia italiana, non poteva, di certo, essere tralasciato il comparto agricolo, che è stato, infatti, interessato da alcune rivoluzioni legislative.
Tra quelle di spicco figura, all’articolo 1, comma 25 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, l’enunciazione del seguente principio: “Per gli anni 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022, i redditi dominicali e agrari non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola”.
Si tratta, in sostanza, della proroga di un’importante agevolazione fiscale, che va avanti, ormai, dal 2017, in base alla quale i soggetti iscritti all’INPS sezione agricoltura non sono tenuti a pagare l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) correlata al possesso di redditi dominicali e agrari dei terreni oggetto dell’attività svolta.
Con questa agevolazione, il legislatore ha dato un importante aiuto al settore primario, detassando in maniera importante le attività agricole.
La grossa novità della Legge di Bilancio è che tale agevolazione è stata estesa anche per l’anno 2022. In assenza di proroga, in effetti, essa sarebbe dovuta terminare nel 2021. Un anno in più, dunque, per fruire di una riduzione sulle imposte dirette per gli operatori del settore agricolo.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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