In questo periodo, al fine di contrastare l’emergenza sanitaria in corso, la quale sta impattando a livello geografico su scala mondiale ed a livello economico su una pluralità di settori estremamente vasta, il legislatore sta emettendo una serie di atti e disposizioni normative molto ampia e che cerchino di incidere positivamente sulla situazione.
Uno dei più recenti provvedimenti approvati è il D.L. 9 novembre 2020, numero 149, meglio noto come Decreto Ristori bis, il quale, all’articolo 21, prevede ulteriori misure di sostegno per le aziende del comparto agricolo.
In particolare, la norma dispone che ai soggetti interessati dall’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di cui all’articolo 16 del Decreto Ristori, che svolgono le attività identificate dai codici ATECO di cui all’Allegato 3 del Decreto Ristori bis, sia riconosciuto il medesimo beneficio anche per il periodo retributivo del mese di dicembre 2020.
Si ricorda che i soggetti interessati dall’esonero del versamento dei contributi di cui all’articolo 16 del Decreto Ristori erano sintetizzabili in due macrocategorie:
- aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, per le quali era riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa a novembre 2020;
- il medesimo esonero era riconosciuto agli imprenditori agricoli professionali, ai coltivatori diretti, ai mezzadri e ai coloni con riferimento alla contribuzione dovuta per il mese di novembre 2020.
Con l’introduzione di tale disposizione, inoltre, viene abrogato l’articolo 7 del Decreto Ristori, che prevedeva l’istituzione di un contributo a fondo perduto nel limite di 100 milioni di euro a favore delle imprese operanti nelle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Si segnala, infine, che i codici ATECO di cui all’Allegato 3 del Decreto Ristori bis risultano includere il settore agricolo oltre ad alcuni settori sovente connessi, quali, a titolo di esempio, la cura e manutenzione del paesaggio o il commercio di fiori e piante.
Il legislatore, quindi, non ha trascurato il comparto agricolo con questo nuovo Decreto, andando ad intervenire, ancora una volta, sui contributi INPS.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
www.studioagrieuro.it