Da qualche anno, ormai, le percentuali di compensazione IVA sulle vendite di animali vivi della specie bovina e della specie suina vengono confermate, rispettivamente, al 7,65% e al 7,95%.
La percentuale di compensazione è un’aliquota, da applicare nel calcolo dell’IVA da versare da parte delle aziende in regime IVA speciale agricolo, che ha l’effetto di ridurre l’IVA sulle vendite, andando a compensare l’IVA a debito con una sorta di calcolo forfettario di un’ipotetica IVA a credito sugli acquisti.
In sostanza, nel caso, ad esempio, della vendita di un bovino vivo, si applica l’aliquota ordinaria del 10% in sede di redazione della fattura; poi, nel calcolo dell’IVA da versare da parte dell’azienda agricola, si applica la percentuale di compensazione del 7,65% e, per differenza, si determina che l’IVA da versare è pari al 2,35%.
Naturalmente, al crescere della percentuale di compensazione, si riduce l’IVA da versare da parte delle aziende agricole in regime IVA speciale.
Da qualche anno, ormai, per le vendite di animali vivi della specie bovina la percentuale di compensazione è stata innalzata al 7,65%, mentre per le vendite di animali vivi della specie suina al 7,95%. Si tratta, però, di interventi normativi che prevedono l’innalzamento dell’aliquota non a regime, ma esclusivamente per uno o pochi anni. Per il 2020, dunque, mancavano ancora certezze.
Con il DM 5 giugno 2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato confermato l’innalzamento delle percentuali di compensazione anche per il 2020 e con efficacia a decorrere dal 1 gennaio 2020.
Buone notizie, dunque, per le aziende in IVA speciale agricola, in quanto l’innalzamento delle percentuali di compensazione si traduce in un minor carico fiscale.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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