In questi ultimi tempi, si sente sovente parlare di possibile aumento delle aliquote IVA. Ma quali potrebbero essere le conseguenze nella reale economia quotidiana delle realtà aziendali, specie agricole?
In effetti, da qualche anno, c’è la possibilità che le aliquote IVA subiscano delle variazioni al rialzo, a meno che vengano reperite risorse economiche in qualche modo alternativo. Sino ad ora, nell’ultimo periodo, l’aumento è stato scongiurato. Cosa potrebbe, però, succedere?
Innanzitutto, le possibilità sono di un aumento di due tipologie di aliquote: quella ordinaria, che dal 22% potrebbe passare al 25,2%, e quella ridotta, che potrebbe passare dal 10% al 13%. A ben vedere, si tratta di due aumenti differenti. Proporzionalmente, l’aumento maggiore sarebbe quello dell’aliquota ridotta, che farebbe segnare un +30%, ma bisogna considerare che l’aliquota ordinaria è decisamente la più diffusa.
Se l’aumento delle aliquote IVA dal 2020 non venisse scongiurato, innanzitutto l’Italia verrebbe a collocarsi, all’interno dei Paesi europei, tra quelli con un’elevata imposta.
Un aumento dell’IVA potrebbe avere molteplici conseguenze, tra le quali, oltre ad un possibile calo del potere di acquisto da parte dei consumatori finali, i veri incisi dall’Imposta sul Valore Aggiunto, anche ripercussioni sulle aziende agricole.
Infatti, moltissime aziende agricole si avvalgono del regime speciale IVA agricolo, che consente loro di versare solo una parte dell’IVA sulle vendite di prodotti agricoli, in base alle percentuali di compensazione; d’altra parte, però, queste aziende non hanno la possibilità di detrarre l’IVA sugli acquisti, che, per esse, rimane un costo. Un aumento delle aliquote IVA, dunque, andrebbe, di fatto, ad aumentare i costi per tali aziende. Inoltre, occorre considerare che l’aumento dell’aliquota ordinaria, tra gli acquisti effettuati dalle aziende agricole, avrebbe parecchio peso, in quanto interesserebbe molte voci; basti pensare all’acquisto di meccanizzazione o alle riparazioni, spese, sovente, molto corpose.
Un altro punto interrogativo riguarda le percentuali di compensazione. A fronte di un aumento delle aliquote, le percentuali di compensazione verrebbero modificate o rimarrebbero invariate? È una questione centrale, in quanto, se dovessero aumentare le aliquote, ma non le percentuali di compensazione, le aziende agricole in regime speciale IVA si troverebbero a dover versare di più anche in sede di vendita dei prodotti.
In attesa dei prossimi sviluppi per comprendere se l’aumento dell’IVA sarà confermato o verrà scongiurato, è consigliabile tenersi aggiornati sull’argomento.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
www.studioagrieuro.it