Giugno è, da qualche anno ormai, il mese del pagamento di differenti imposte. Al di là dei normali versamenti IVA per i soggetti mensili e di altre imposte con regolare scadenza, giugno era caratterizzato da un'importante data: il giorno 16 del mese, infatti, era la data di scadenza per il versamento dell'IMU, della TASI e delle imposte sui redditi.
Il 2017, invece, si presenta con alcune variazioni sul tema. Giugno rimane un mese "caldo" per i versamenti delle imposte, ma mostra una differente ripartizione.
Al 16 del mese, infatti, si riconferma la data di scadenza per il versamento di IMU e TASI. Di contro, la data per il versamento delle imposte sui redditi slitta al 30 giugno, concedendo un paio di settimane ulteriori.
Confermata, inoltre, la possibilità di procedere al versamento entro il 30 luglio applicando una piccola maggiorazione dello 0,4%.
Questa concessione di proroga del termine per il versamento è positiva, in quanto consente ai contribuenti una migliore diluizione delle uscite, evitando di accentrarle tutte nel medesimo giorno; inoltre, agevola i conteggi, consentendo di dare spazio, in primis, ai calcoli relativi all'IMU ed alla TASI e, immediatamente dopo, a quelli delle imposte sui redditi.
Insomma, ai fini speculativi, versare una quindicina di giorni dopo può non portare estremi vantaggi, salvo per i casi di ingenti somme, ma, dal punto di vista organizzativo, il beneficio è considerevole.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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